giovedì 26 agosto 2010

Memorie d'una ragazza perbene di Simone de Beauvoir

Simone de Beauvoir (1944)
Memorie d'una ragazza perbene,
Einaudi, 2005
Memorie d'una ragazza perbene, prima parte dell'autobiografia di Simone de Beauvoir. Un testo che m'ha dato un po' di filo da torcere, uno di quei libri che non scorrono freschi come l'acqua. L'ho trascinato per tanto, troppo tempo ma l'ho apprezzato soprattutto alla fine. La trama delle ultime pagine è costruita infatti con maestria. Ho avuto bisogno di fermare tutto dopo aver chiuso il libro. In quel momento esatto, osservando la quarta di copertina, Simone mi è entrata nel cuore.

Di cosa parla il libro? E' la storia dei primi venti anni di vita dell'autrice, un susseguirsi non solo di fatti ma soprattutto di pensieri. E' infatti la storia dell'evoluzione di un pensiero, di una mente in formazione. L'autrice riesce a ricostruire i passi che l'hanno portata ad essere la donna che poi fu. Simone accompagna il lettore in un percorso di riflessione su temi molto significativi come quello della maternità, del matrimonio. Un testo forse molto fermo in alcuni passaggi, ma affascinante, come affascinante deve essere stata questa donna che ebbe la forza e il coraggio di andare oltre quello che la società si aspettava da lei.

Simone de Beauvoir, nata 1908 e morta nel 1986, è stata insegnate, scrittrice e filosofa francese ricordata soprattutto per il suo contributo al pensiero femminista.

"Sono nata il 9 gennaio 1908, alle quattro del mattino, in una stanza dai mobili laccati in bianco che dava sul boulevard Raspail."

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