venerdì 25 ottobre 2013

Che rabbia di Mireille d'Allancé

Che rabbia!
Mireille d'Allancé
Babalibri
Ecco un altro libro di Mireille d'Allancé: Che rabbia!

Roberto torna a casa dopo una giornataccia.
Il padre lo rimprovera perché è entrato in casa con le scarpe sporche, Roberto le lancia in aria. Poi si lamenta della cena e il padre lo manda in camera sua dicendogli di scendere solo quando sarà calmo.
Una volta in camera a Roberto sale una "Cosa", la rabbia, un mostro che distrugge la sua camera fino a quando Roberto non si rende conto che è troppo. E mano a mano che riordina la cameretta, il mostro diventa sempre più piccolo, alla fine lo chiude in una scatola.
A questo punto è pronto per tornare dal padre e gli chiede se è rimasto un po' di dolce.

Anche in questo libro manca l'accoglienza da parte della figura genitoriale che non riesce a immedesimarsi in Roberto che ha avuto una brutta giornata. Ma questa volta Mirielle d'Allancé ci insegna come possa essere utile a volte lasciare i nostri figli a gestire da soli le proprie emozioni. Il padre, infatti, riconosce che Roberto non è calmo, gli chiede di gestire quest'emozione in camera sua e tornare da lui una volta che ciò sarà fatto. E' un grande compito che Roberto deve risolvere da solo.

Roberto va in camera, una volta da solo "sente una Cosa terribile che sale...". Roberto non sa dare un nome a ciò che sta provando ma ne riconosce l'attivazione fisiologica che l'emozione gli crea (la "sente" fisicamente). Ricordiamoci che i bambini esprimono le proprie emozioni fisicamente (ad esempio col pianto nei primi mesi) e solo successivamente imparano a dare loro un nome.
Questo sentimento che non ha un nome sale sale e si materializza un mostro, Roberto in un primo momento si abbandona al volere dell "Cosa" che comincia a buttare in aria i mobili della sua camera, fin quando non si avvicina al baule dei giochi. E' questo il momento in cui Roberto si ravvede e comincia a gestire la "Cosa". La rabbia che era in lui e che si era materializzata in un mostro diventa sempre più piccola e sempre con meno poteri.
Roberto ormai sereno finisce di sistemare tutto, mette la "Cosa" in una piccola scatoletta e va a riconciliarsi col padre.

Roberto ha imparato che la rabbia può rompere le cose a cui teniamo (simbolicamente i giochi) e per evitare ciò possiamo tenerla sotto controllo dentro una piccola scatola.

Il libro è molto bello, le illustrazioni chiare e definite, mi piace in modo particolare come è stata rappresentata la Cosa: un grosso scimmione rosso (richiamo al "rosso di rabbia").

"Ciao", gli dice la Cosa, "cosa facciamo?"
"Tt...tutto quello che vuoi", risponde Roberto.

Età di lettura da me consigliata: dai 18 mesi.

1 commento:

  1. Questo libro è stupendo, assolutamente da raccomandare!

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